Tratalias era un piccolo centro medievale suscitano che nei primi anni 50, quando contava poco più di 1500 abitanti, cominciò a subire i danni causati dalle infiltrazioni umide dovute alla diga costruita sul vicino Rio Palmas e la conseguente creazione dell’invaso di Monte Pranu.
I danni sempre più seri costrinsero infine l’amministrazione a ricostruire il paese in una zona leggermente collinare poco distante e gli abitanti furono tutti trasferiti.
La basilica romanica, che attualmente porta il nome di Santa Maria di Monserrato, i cui lavori di costruzione iniziarono nel 1213, è bellissima e inquietante, con le sue scale impossibili, che hanno alimentato leggende e dicerie e la facciata austera ricca di simboli. Fu fatta costruire per ospitare la sede vescovile trasferita da una Sant’Antioco oramai abbandonata e disabitata a causa delle incursioni di pirati e saraceni e sostituì la piccola chiesa preesistente dedicata alla madonna.
Ora l’antico borgo abbandonato ha ritrovato una seconda vita, grazie ad un restauro piacevole e non invasivo che ha permesso di recuperare alcune abitazioni e di destinarle ad ospitare botteghe artigiane.
Il borgo si trova nel territorio di San Giovanni Suergiu, a pochi chilometri da Carbonia e dal ponte che collega la Sardegna all’Isola di Sant’Antioco, sulla strada per Giba e Sant’Anna Arresi.
La visita non lascia delusi perché all’atmosfera suggestiva si possono abbinare piacevoli incontri, come quello con l’atelier di Arianna, in arte ArJànas, che nel silenzio del borgo fila, tinge e tesse il suo lino e le sue lane, con antica sapienza e giovane entusiasmo.
Le sue creazioni, di cui alcune senza prezzo, sono preziose e uniche, la sua tenacia e caparbia serietà ammirevoli. Dal seme al gioiello, il lino nelle sue mani prende vita, quasi come venisse compiuta una magia.
Se l’orario è propizio, a coronamento della visita, ci si può fermare a cena alla Locanda Monserrat, locale semplice ma elegante in cui si gustano piatti ben dosati di modernità e tradizione. La Locanda ospita spesso pranzi di nozze che vengono celebrate nella cattedrale, in una cornice incantevole e sospesa nel tempo.